Le teglie di Montetiffi

Le teglie di Montetiffi

Oggi vi racconterò di una delle nostre tradizioni Romagnole, la Teglia di Montetiffi.
In Romagna abbiamo un pane sottile e rotondo, caldo e profumato: è la piada, questo alimento viene cotto da sempre sulla teglia che anticamente era di terracotta.

La storia di questo utensile risale probabilmente ai romani che avevano oggetti molto simili, con lo scorrere del tempo arriviamo intorno al 1500 dove Sigismondo Malatesta vietò il commercio di oggetti in terracotta che provenissero da fuori territorio riminese ad eccezione per quelli fatti a Montetiffi.
I segreti della creazione della teglia, sono stati tramandati di generazione in generazione fino ad arrivare ai giorni nostri con pochissime famiglie che realizzano ancora la teglia o chiamata anche teggia, testo, tegghia, tegia, tegola o lastra.

Per realizzarla servono due tipi di argille e una pietra marmorizzata di calcite, queste materie si trovano nel territorio; vengono lavorate , prima essiccate al sole e pulite dalle impurità, si crea poi una miscela e sopra ad un tornio girevole viene posta una tavola quadrata dove si andrà a realizzare la Teglia.
Finita questa operazione la Teglia dovrà essere messa a stagionatura in un luogo chiuso ma arrieggiato, ogni giorno le teglie vanno girate fino alla consistenza che serve per poterle mettere in forno, fatto di pietra arenaria, scaldato un pò alla volta per non fare crepare le teglie, fino ad una temperatura di 700° dopo 2 giorni si aprirà il forno per valutare se la cottura è andata a buon fine.
Ed ecco la Teglia di Montetiffi è pronta.
Questa lavorazione lunga e certosina è ormai una rarità che speriamo non finisca, in modo che le tradizioni di un popolo possano resistere nel tempo.

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