Stampe a ruggine

 

Dopo il nostro blog sulla teglia di Montetiffi, oggi vorrei spiegarvi e farvi conoscere la storia della "stampa a ruggine" romagnola in modo che possiate apprezzare i prodotti che trovate sul nostro sito. 

La storia della stampa non è molto conosciuta, è una tecnica che usa la ruggine del ferro come base per i colori.
Si pensa risalga al XVIII secolo, in Romagna quando i contadini andavano alle fiere di paese, usava apporre dei drappi sugli animali per proteggere ed abbellire, decorati con l'immagine di S.Antonio Abate ( protettore degli animali).
Gradualmente sono stati aggiunti altri disegni tipici del mondo rurale romagnolo, come la spiga di grano, l'uva, il gallo e la caveja (una specie di asta che univa i buoi al giogo).
Tutti i materiali di stampa sono naturali come il cotone, il lino o la canapa.


Per procedere servono gli stampi che vengono intagliati a mano, secondo quello che si vuole imprimere nella tela, in legno di pero o di noce perché legni più morbidi da lavorare, a questo punto con tutto il materiale pronto si prepara il colore mischiando la ruggine di ferro, ottenuta con la macerazione di ferri arrugginiti nell'aceto di vino, con la farina ed alcuni accorgimenti segreti che vengono tramandati di generazione in generazione.


Il colore ottenuto verrà applicato sugli stampi e battuti con il "mazzuolo" (arnese in legno adatto a questo scopo) finito di stampare le tele verranno fatte asciugare e poi fissate ( anticamente con acqua bollente e cenere) oggi con il vapore, una scelta più ecologica, in modo da rendere il disegno indelebile.


Nel tempo la "stampa a ruggine" si è evoluta con nuovi decori e colori ma il procedimento,  la cura dei particolari e l'artigianalità sono rimasti invariati.
Questa tecnica è considerata un patrimonio culturale romagnolo molto importante, sono per cui onorata di poter offrire a voi un pò della mia Romagna!!
Back to blog